Come raccontare le azioni che impegnano un’azienda che vuole essere davvero sostenibile? Quali gli strumenti giusti per misurare la sostenibilità di un’organizzazione? E perché scegliere un partner tecnologico in grado di rispettare parametri e normative?
Rispondere a queste domande richiede il bilancio di sostenibilità, un documento utile a tradurre queste esigenze in dati efficaci da comunicare e condividere con tutti gli stakeholder aziendali.
L’impresa che sceglie di intraprendere questo percorso può presentare un bilancio che va oltre il conto economico, mettendo in luce un impegno più ampio e diffuso per le persone e l’ambiente – valori che, sempre di più, rappresentano una condizione imprescindibile ricercata dal mercato, dai clienti finali e lungo tutta la filiera.
Bilancio di sostenibilità: che cos’è?
A differenza del bilancio di esercizio – capace di delineare la situazione patrimoniale e finanziaria di un’organizzazione – il bilancio di sostenibilità esplicita periodicamente i risultati dell’attività sull’ecosistema socio-ambientale di cui è parte. In questo modo, è possibile ottenere una panoramica a 360 gradi dell’operato dell’impresa, con un focus dedicato all’impatto sulla società e sul territorio.
Lo scopo del bilancio di sostenibilità è, pertanto, comunicare l’atteggiamento proattivo dell’azienda che mette al centro del proprio business gli investimenti responsabili, tenendo conto dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) rilevanti per lo sviluppo della propria attività e che, più in generale, pongono attenzione ai 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030.
I criteri ESG sono parametri condivisi a livello internazionale che rappresentano un quadro di riferimento per definire l’impegno di aziende e organizzazioni rispetto a tre pilastri chiave.
- Per Environmental si intendono tutti quei criteri che analizzano le iniziative aziendali atte a tagliare le emissioni inquinanti e ridurre l’impronta carbonica della produzione.
- Con Social si analizzano quei parametri che definiscono il rapporto tra l’organizzazione e la comunità in cui opera.
- Sotto Governance vengono indicati quei parametri che guardano alla garanzia di etica, correttezza, trasparenza e compliance normativa.
Bilancio di sostenibilità: obbligo o opportunità?
Dal 2019, il bilancio di sostenibilità è un obbligo per gli Enti del Terzo Settore e per tutte quelle aziende con oltre 500 dipendenti che, alla data di chiusura del bilancio, abbiano uno stato patrimoniale attivo superiore a 20 milioni di euro oppure il totale dei ricavi netti superiore a 40 milioni di euro. Questa norma è stata introdotta a partire dal 25 gennaio 2017 dal D.Lgs 2016/254.
Anche se obbligatorio solo per soggetti specifici, la redazione del bilancio di sostenibilità si rivela in realtà un’opportunità da cogliere per portare alla luce punti di forza che, altrimenti, potrebbero non emergere.
Dal punto di vista interno all’azienda, infatti, l’impegno stesso di redigere il bilancio di sostenibilità implica una profonda analisi dei processi gestionali aziendali: un monitoraggio, ripetuto ogni anno, che evidenzia gli aspetti che si possono migliorare, gli sprechi da eliminare, i punti deboli da controllare.
Da un punto di vista esterno all’azienda, presentare il bilancio di sostenibilità significa mettersi in gioco con una modalità di comunicazione trasparente che valorizza il rapporto con tutti gli stakeholder, a partire da clienti e fornitori.
Bilancio di sostenibilità: le voci da considerare
Per identificare le voci che compongono il bilancio di sostenibilità, un ottimo punto di partenza sono i Global Reporting Initiative Standard (GRI Standard), che definiscono parametri specifici per gli aspetti economici, ambientali e sociali e permettono anche di valutare l’impatto sostenibile dei propri fornitori ICT.
Alla luce di questa indicazione, nel bilancio di sostenibilità si andranno a considerare i fattori:
- Economici, come le ricadute in termini di benessere generato per le persone, le misure anticorruzione, le pratiche di approvvigionamento.
- Ambientali, come la gestione dei rifiuti, l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, il rispetto della biodiversità, la riduzione delle emissioni.
- Sociali, che comprendono il rispetto dei diritti, la riduzione delle differenze sociali, classe o genere, la salute e sicurezza sul lavoro, l’attenzione alle comunità locali.
Bilancio di sostenibilità: fattore chiave nella scelta del fornitore ICT
Con l’analisi di questi aspetti, è possibile valutare se sussista una strategia di sviluppo sostenibile in azienda, atta a ridurre lo spreco di risorse e a valorizzare il benessere delle persone e ad attivare soluzioni tecnologiche innovative a beneficio dell’intero sistema organizzativo.
Considerare un fornitore di tecnologie e strumenti ICT che abbia pubblicato un bilancio di sostenibilità significa assicurarsi la massima trasparenza, innovazione e attenzione alla responsabilità sociale della propria impresa, specialmente se dimostra anche il possesso di determinate certificazioni ISO.
Da sempre attento al capitale umano e all’impatto sul contesto in cui opera, Impianti S.p.A. è un system integrator che ha aderito al protocollo ESG con standard internazionali e ha redatto il bilancio di sostenibilità su base volontaria sin dal 2020, che ben si inserisce all’interno di un piano di attività mirate – quale l’eliminazione della plastica da tutti gli uffici e la predisposizione di spazi pet-friendly in azienda.
Scegliere un partner che guarda alla sicurezza e al benessere della workforce aziendale, alla riduzione delle disuguaglianze e al rispetto dell’ambiente si traduce in un servizio di livello superiore offerto al cliente, che potrà così contare su un fornitore come Impianti S.p.A. e sui suoi standard di qualità più elevati.