Lo Smart Working? Ha un potenziale enorme, ma solo se ci si avvale di strumenti, programmi e software adatti per il lavoro remoto. Negli ultimi due anni la maggior parte delle aziende è stata costretta a rivoluzionare le proprie abitudini e a adottare modalità lavorative in remoto e telematiche. Prima dell’avvento del Covid-19 alcune organizzazioni avevano già introdotto forme di lavoro agile, per altre si è trattato di una nuova necessità, forzata e in qualche modo “improvvisata”: in ogni caso, tutti oggi si trovano ad affrontare diverse sfide per garantire la produttività del proprio team, a prescindere da dove ci si trova.
Sì, perché è ormai chiaro che indietro non si torna: il remote working da misura emergenziale si sta gradualmente trasformando in formula strutturale per molte imprese, e si stima che il 70% dei datori di lavoro lo implementerà (anche solo per qualche giorno la settimana) entro il 2023. Con quali mezzi? Oltre ad una dotazione hardware di alto livello, è necessario scegliere programmi e applicazioni utili a creare le condizioni ideali per il lavoro a distanza. Ecco quindi 6 caratteristiche fondamentali da considerare per scegliere il giusto software per Smart Working.
Implementazione semplice e veloce del software per Smart Working
Prima osservazione di base: il software deve poter essere implementato in modo estremamente veloce e semplice, in azienda e su tutti i device, fissi o mobili, dei collaboratori. Con una forza lavoro sempre più frammentata e flessibile, è necessario scegliere una soluzione leggera, agile e compatibile con tutte le dotazioni hardware, sulle quali deve essere implementata senza eccessivo lavoro per la Direzione IT e senza eccessivi costi per l’azienda.
Qualità audio e video eccellente
La qualità audio e video garantita dal software deve essere eccellente e la connessione istantanea per tutti i dipendenti in smart working. Gli strumenti devono facilitare l’interazione tra i partecipanti ad un web meeting consentendo loro di parlare e vedersi come se fossero in presenza: per fare ciò le immagini devono essere nitide, in alta definizione (lo standard base è almeno HD 720p), senza deformazioni o scatti, l’audio chiaro, senza interruzioni o interferenze.
Alte performance anche in mobilità
Il software deve essere performante anche su smartphone o con connessione wireless. Deve garantire un’ottima resilienza in caso di rete instabile o disturbi/criticità di packet loss, latenza e variazioni impreviste di stabilità del segnale.
Interconnessione e sincronizzazione
È indispensabile garantire l’interconnessione non solo della banca dati aziendale ma di tutti i documenti e tool utilizzati: appunti, file, contatti, appuntamenti delle agende condivise. Il software deve assicurare l’archiviazione e l’aggiornamento di tutte le informazioni relative a ciascun processo.
Collaboration e condivisione semplici e immediate
La funzione principale di un software per smart working è quella di garantire la collaborazione del team da remoto. Essenziali quindi le funzionalità che permettono a più persone di collaborare su uno stesso progetto o file contemporaneamente, salvando e condividendo i progressi effettuati in tempo reale grazie a tecnologie cloud. La collaboration può essere focalizzata su un task specifico o generalizzata alle attività quotidiane dell’azienda e può coinvolgere sia i dipendenti che i professionisti esterni.
Smart Working User Friendly
Da ultimo, il software scelto per supportare lo smart working deve essere di semplice utilizzo, consentendo di delineare un employee journey piacevole e fluido, senza interruzioni o rallentamenti dovuti al passaggio da un’app all’altra o da un programma all’altro. Sono sempre di più i provider che sviluppano le loro soluzioni secondo stili consumer-oriented, garantendo agli utilizzatori di accedere alle informazioni di cui hanno bisogno in modo rapido e semplice, così come avviene con le app ad uso personale.